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IL MEND
Il Mendrisiotto non è, come le altre
plaghe del Cantone,una valle, od un sistema
di valli convergenti in un lago. È, per chi
entri dal mezzogiorno, il primo ondeggiare
della gran pianura lombarda, che si prepara
a diventare montagna. Tre notevoli
alture delimitano la regione a levante ed
a tramontana: il Bisbino, il Generoso ed
il San Giorgio. Tra il Bisbino ed il Generoso
, una valle profondamente incassata:
la valle di Muggio; tra il Generoso ed il
San Giorgio, il varco che mena al lago di
Lugano. Ma il maggiore spazio è occupato
da colline, alcune delle quali si collegano,
a guisa di contrafforti, a quelle alture;
altre sorgono indipendenti, disegnando
belle linee calme sul vasto orizzonte meridionale
. Il suolo qua e là si spiana, scavato
da qualche valloncello che si rivela, veduto
dall'alto, per una più fitta vegetazione. Le
acque si versano in parte nel lago di Lugano
, in parte nel lago di Como, in parte
nella Olona, piccolo affluente del Po.
Tra Mendrisio e Balerna, dove la terra
fa molli ondulazioni, come incerta se
mandare i suoi rigagnoli al Ceresio od al
Lario, in un'ampia conca presso Coldrerio,
doveva, ai tempi preistorici, accogliersi
uno stagno che poi inaridì e gli antichi
detriti formarono un'alto strato di torba.
Tentata qua e là nello scorso secolo, la
torbiera fu sfruttata a fondo durante
l'ultima guerra e così vennero alla luce,
insieme con molti ossami e corna di cervo,
oggetti vari in silice : punte di frecce, asce,
rasoi, che sono le testimonianze dei più
remoti abitatori di queste contrade, riferibili
alla civiltà neolitica.
Degli evi successivi fino al periodo
romano, non molte tracce sono state trovate
nel Mendrisiotto : alcune lastre con
iscrizioni in lettere etrusche e tombe di
carattere gallico.
Numerose e varie invece le reliquie della
civiltà romana, benché nessuna riveli l'esistenza
di centri importanti : tombe per lo
più, qualche iscrizione funeraria, qualche
ara, qualche pezzo di pavimento a mosaico.
A Stabio, a Riva San Vitale, a Mendrisio,
nei dintorni di Morbio Infe riore furono
scoperte le cose romane più notevoli.
I SIOTTO
Quasi nessuna notizia circa il primo
Medio Evo : alcuni oggetti dell'epoca barbarica
, trovati in tombe presso Stabio ed
il Battistero di Riva San Vitale, che alcuni
vogliono far risalire al secolo V, sono le
sole testimonianze rimaste di quella età.
Si sa che, nella prima metà del secolo IX
gran parte del Mendrisiotto apparteneva
ai Conti di Castel Seprio, sotto il cui
dominio ritornò nel secolo XII.
All'inizio del secondo Medio Evo, le
genti del Mendrisiotto ci si presentano
raggruppate nella Comunità di Mendrisio,
che comprendeva 5 villaggi e nella Pieve
di Balerna che ne comprendeva 12. Riva
San Vitale, Capolago, Rancate, Arzo,
Besazio, Meride e Tremona facevano parte
del territorio di Lugano, e solo nel 1814
furono aggiunti, per ragioni evidenti di
unità geografica, al Distretto di Mendrisio.
Documenti d'archivio, tradizioni, vestigia
di opere militari contribuiscono a
rendere una immagine approssimativa di
quella che dovrebbe essere fino al principio
del secolo XVI, la storia del Mendrisiotto.
Competizioni fra Como e Milano per il
dominio della plaga, la quale soggiace
alternativamente alla signoria degli uni e
degli altri, signori e signorotti : i Visconti,
i Rusca, i Sanseverino, gli Sforza; guel-
fismo e ghibellinismo, occasione e pretesto
di atroci zuffe. Sotto i Duchi di Milano,
Mendrisio ebbe un Podestà che teneva
Corte di giustizia anche a Balerna.
La gran tempesta di guerra che alla fine
del secolo XV, si abbattè sull'Italia, ebbe
l'effetto di mutare, in capo ad un ventennio
, attraverso molteplici fortune, anche
le sorti del Mendrisiotto. Francesi e Svizzeri
occuparono e rioccuparono alternativamente
il paese, il quale, verso il 1522
divenne definitivamente baliaggio dei XII
Cantoni.
Non occorre ripetere qui notizie minute
intorno al periodo della dominazione dei
Cantoni Sovrani. Nessun avvenimento di
primaria importanza: di tanto in tanto,
una pestilenza, una carestia; non però
guerre devastatrici. Debole e intermittente
l'autorità dei reggitori; dubbia
l'imparzialità dei giudici; ma nessuna ves-
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