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http://dl.ub.uni-freiburg.de/diglit/das_buergerhaus_26_1934/0023
dipinto a grandi ornati barocchi. Ora si
trova in istato d'abbandono e vien chiamato
,,passerera'4, perchè gli uccelli vi
entrano ed escono liberamente dalle abbondanti
aperture.

Posteriormente ai locali sopradescritti,
corre una specie di corridoio che serve da
disimpegno, ma che probabilmente fu
aggiunto in seguito dal Conte Pollini,
perchè i costruttori del 6 e 700, nei nostri
paesi, non si preoccupavano molto della
reciproca indipendenza dei locali: qualche
volta vi provvedevano in parte per mezzo
di logge e di anticamere, ma spesso lasciavano
che i locali rimanessero impegnati,
senza tentare di porvi rimedio; le abitudini
erano allora ben diverse, e le comodità
che ora sembrano indispensabili, erano
spesso trascurate.

Colonna ottagonale

Tav. 6

La colonna ottagonale riprodotta a
tav. 6, è uno dei pochissimi residui di
costruzioni medioevali, a carattere architettonico
, che rimangano nel Mendri-
siotto, insieme al portale ed alla finestra
della casa Torriani, ad alcuni elementi
nelle case dei Rusca, ecc. E costituita da
tamburi di pietra sovrapposti, sormontati
da un capitello, pure di pietra: si
trova nel cortiletto di uno stabile appartenente
a Pietro Ortelli in Via Santa Maria,
e serve di sostegno ad un portichetto,
insieme ad un rozzo pilastro, che sembra
pure molto antico.

Cancello della Casa Rusca

Tav. 8

La dimora padronale della nobile famiglia
Rusca fu completamente trasformata
e in gran parte distrutta. Rimangono
alcuni elementi medioevali in un gruppetto
di casupole lungo il vicolo che scende
verso il fiume Morée e che conduceva
all'antico ponte: un arco di portale ora
murato, verso il vicolo e, verso l'orto,
una finestrella, pure murata, con arco
tondo a pieno centro, di mattoni, profilata
da una cornice di terracotta. La signorilità
della famiglia Rusca persistente
in un'epoca più recente è testimoniata

dal gran cancello (tav. 8) in ferro battuto
che conserva la leggera grazia decorativa
del rococò fra i due eleganti pilastri in
pietra di Saltrio i quali invece arieggiano
già lo stile neoclassico, per la semplicità
delle linee e dei motivi ornamentali.

Casa Torriani-Fontana

Tav. 9

In via S. Maria si apre il cortile di una
casa settecentesca (tav. 9) appartenente ora
alla Signora Maria Torriani ved. Fontana,
dimorante a Muggio. E questa una delle
molte case più o meno antiche, che hanno
una facciata insignificante verso strada, o
magari verso un vicolo angusto, ma
si aprono verso l'interno, su cortili,
spesso in comunicazione con orti e giardini.
Questo cortile abbastanza spazioso, ha,
lungo due Iati, un bel portico, che sostiene
due ordini di logge : quella del primo piano,
ha un parapetto pieno, decorato di un
fregio dipinto (moderno) ; mentre il soffitto
di legno, conserva ancora la decorazione
pittorica, a grandi ornati, di stile barocco;
rimangono anche alcune porte dell'epoca.
La scala si trova, come nella maggior
parte dei casi, ad un capo del portico,
ma non si vede dal cortile, essendo rinchiusa
in un piccolo corpo avanzato, che
contiene anche il gabinetto.

Alcuni hanno affermato che questa casa
sia appartenuta alla nobile famiglia degli
Odescalchi di Como. È possibile che quella
famiglia possedesse una dimora a Men-
drisio, poiché risulta da documenti che
una Paola Odescalchi, figlia del Nobile
Gaspare Torriani, beneficò i poveri di
Mendrisio nell'anno 1661, legando certi
suoi fondi alla Mano morta. Risulta inoltre
che gli Odescalchi erano Vicini di
Morbio Inferiore, ed imparentati con diverse
famiglie cospicue del nostro Cantone
(Bellasi, Franzoni, ecc.). Un ramo
di questa famiglia aveva la cittadinanza
di Morbio Inferiore, e un busto rappresentante
il Papa Innocenzo XI (degli Ode-
scalchi), si trova ancora nell'asilo infantile
di questo villaggio, che era prima la Casa
comunale. Altri ritratti di questo Papa
si trovano nel Cantone; e nell'attuale casa
Bargna in Via Cattedrale a Lugano, c'è
un antico camino di pietra, che porta scol-

XXI


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