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vostra la meta dicio che voi mi lassate". La qual cosa
udendo il padre fue molto consolato et disse: „Benedecto
sii tu, figliuol mio, che si buono animo ai verso di me".
Et poi si voltoe al meccano et disse: „Et tu, figliuol
mio, che bene mi farai?" Et quelli respuose: „Et io
vi prometto, padre mio, che i dutersi di quello, che voi
mi lassate, daro a poveri per 1 anima vostra". La qual
cosa udendo il padre si rallegroe molto piu et disse:
„Benedecti siate voi, figliuoli mie, che con tanta conso-
latione me ne mandate".
Et poi si voltoe al minore et disse: „Et tu, figliuol
mio, che bene mi farai? Eccho il tuo fratello maggiore,
che vuole dare la meta, el meccano i dutersi per dio,
di quello chio lasso loro per 1 anima mia; tu dunque,
che bene mi vuoi fare?" Respuose et disse: „Padre
mio, ad dirvi il vero, mia intentione e di non farvi bene
niuno, et parmi pure mill anni che voi moriate, accio
possi avere in mia balia quello che voi m avete assegnato".
La qual cosa udendo il padre fu molto scandaleccato,
clicendoli molta villania, et come sempre era stato il
piu tristo, et molte altre parole vituperose.
Et da poi che s ebbe scialato um pesso il padre lo
domandoe, per che cagione non voleva fargli bene con-
ciosia cosa, che lui ne lassava tanti allui. Respuose et
disse: „Perche mi pare, padre mio, che voi non siate
in voi et che voi farnetichiate addire, che i miei fratelli
daranno luno la meta et 1 altro i du tersi per 1 anima
vostra". Et respondendo il padre che non freneticava,
anci era in buono sentimento, lui respuose et disse:
„Volete voi, padre mio, chio vi provi, che voi non siete
in vostro sentimento? Or considerate bene, che voi
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